FORTUNATA UNA CAVALLINA SPECIALE 

C'ERA UNA VOLTA IN UN BOSCO INCANTATO UNA CAVALLINA DI NOME FORTUNATA. 

SI CHIAMAVA COSI' PERCHE' ERA RIUSCITA A SOPRAVVIVERE AD UN BRUTTO INCENDIO.....E NON SOLO ERA SOPRAVVISSUTA MA AVEVA SALVATO ANCHE TUTTI GLI ALTRI ANIMALETTI DEL BOSCO INDICANDO LORO LA GIUSTA VIA DI USCITA.

UN GIORNO NEL BOSCO INCANTATO ARRIVO' UNA BAMBINA DI NOME NOEMI.

LA BIMBA ERA UNA GRANDE AMANTE DEI CAVALLI MA NON ERA MAI RIUSCITA A MONTARNE UNO PERCHE' NON AVEVA MAI TROVATO QUELLO CHE GLI ISPIRAVA FIDUCIA.

LA BIMBA ARRIVATA NEL BOSCO RIMASE STUPITA DALLA BELLEZZA CHE QUESTO AMBIENTE AVEVA: C'ERANO FIORI CANTERINI, FARFALLE BALLERINE, ALBERI PARLANTI, COCCINELLE CHE VOLAVANO VELOCI COME MACCHINE DA CORSA......MA POI VIDE LEI FORTUNATA. 

ERA BELLISSIMA DI UN COLORE MARRONE ROSSO CON GLI OCCHIONI GRANDI NERI CHE ESPRIMEVANO TANTA GIOIA ED AMORE.   

CHE DIRE NOEMI SE NE INNAMORO' SUBITO. SI AVVICINO ED INIZIO' A PARLARE CON LEI.

LA BIMBA GLI CHIESE COME SI CHIAMASSE E LA CAVALLINA GLI DISSE IL SUO NOME FORTUNATA ...E IL PERCHE' SI CHIAMASSE COSI'.

GLI RACCONTO' CHE QUANDO ERA PICCOLINA PICCOLINA CON I SUOI GENITORI ERA RIUSCITA A SOPRAVVIVERE AD UN INCENDIO, CHE AVEVA  POI PERSO LE TRACCE DEI SUOI GENITORI MA CHE ERA STATA COSI' FORTE DA SUPERARE TUTTO ED ARRIVARE DA SOLA IN QUESTO BOSCO INCANTATO DOVE TUTTO E' BELLO E SPECIALE.

NOEMI DA QUEL GIORNO ANDAVA OGNI GIORNO NEL BOSCO CAVALCAVA FORTUNATA E PARLAVA CON LEI DI TUTTO.

I GIORNI PASSAVANO ED ENTRAMBI CRESCEVANO. NOEMI ERA DIVENTATA UN' AMAZZONE VERAMENTE ECCEZIONALE E FORTUNATA ERA ORMAI LA SUA MIGLIORE AMICA.

INSIEME VISITARONO LUOGHI FANTASTICI COME LA PIANURA DELL FATINE, LE CASCATE DEI PESCI VOLANTI, LA GROTTA DELLE FARFALLE BALLERINE DOVE SI DIVERTIVANO AD ABBRACCIARSI E FARSI BALLARE A DOSSO DA TUTTE LE FARFALLE. 

FORTUNATA ERA IN PERFETTA SINTONIA CON NOEMI E NOEMI LO ERA CON FORTUNATA.

UN GIORNO NOEMI COME OGNI GIORNO, SI RECO' NEL BOSCO INCANTATO ALLA RICERCA DI FORTUNATA. LA TROVO SDRAIATA A TERRA E SUBITO GLI SI AVVICINO' DICENDOGLI: "FORTUNATA CHE COSA HAI?..." 

"NOEMI..." DISSE FORTUNATA... "SONO TANTO STANCA E HO MAL DI PANCIA. HO VISTO UN ARCOBALENO BELLISSIMO ALLE CASCATE CHE DICI SE ANDIAMO A VEDERLO INSIEME...?

NOEMI ANCHE SE UN PO' PREOCCUPATA PER LA SUA CAVALLINA ACCETTO' DI ANDARE A VEDERE QUESTO ARCOBALENO. 

ARRIVATE ALLE CASCATE VIDERO QUESTO ARCOBALENO ED ERA BELLISSIMO....

RICCO DI TANTI COLORI E DI TANTA LUCE E POI ERA VERAMENTE LUNGO SEMBRAVA NON FINIRE MAI.

FORTUNATA IN CUOR SUO SAPEVA CHE DOVEVA SALIRE SU QUELL'ARCOBALENO PER NON TORNARE MAI PIU' MA INIZIALMENTE NON LO DISSE A NOEMI.

ANZI LA FECE SALIRE SU DI LEI ED INSIEME PERCORSERO TUTTO L'ARCOBALENO CHE PORTAVA IN UN POSTO SIMILE AL BOSCO INCANTATO MA ANCORA PIU' BELLO.

A QUESTO PUNTO FORTUNATA DISSE A NOEMI "NOEMI IO ORA DEVO RIMANERE IN QUESTO BELLISSIMO POSTO E TU DOVRAI TORNARE INDIETRO...SONO STANCA E QUI MI SENTO BENE E RIPOSATA".

NOEMI NON CREDEVA ALLE SUE ORECCHIE DOVEVA LASCIARE LA SUA AMICA, LA SUA CONFIDENTE, LA SUA SORELLA....LA SUA CAVALLINA SPECIALE.

NOEMI INIZIO' A PIANGERE "FORTUNATA NON VOGLIO LASCIARTI DOBBIAMO FARE ANCORA TANTE PASSEGGIATE E SALTI INSIEME....." "LO SO" GLI DISSE FORTUNATA "...E LE FAREMO LE FAREMO NEI TUOI SOGNI OGNI VOLTA CHE VORRAI IO ORA DEVO RIMANERE E TU DEVI TORNARE INDIETRO....TI SARO' SEMPRE VICINA E TI VORRO' PER SEMPRE TANTO BENE".

NOEMI CHE ERA SEMPRE STATA UNA BAMBINA OBBEDIENTE SALUTO' FORTUNATA E TORNO INDIETRO. CERTO AVEVA LA TRISTEZZA NEL SUO CUORE MA SAPEVA CHE FORTUNATA ERA SEMPRE CON LEI ANCHE SE NON LA VEDEVA PIU' E CHE DOVE ORA FORTUNATA ERA STAVA BENE E QUESTA......
ERA LA COSA PIU' IMPORTANTE.

MORALE DELLA FAVOLA

GLI AFFETTI VERI NON MUOIONO MAI

RIMANGONO SEMPRE VICINO A NOI

IL GIRASOLE E LA COCCINELLA

C'ERA UNA VOLTA UN BELLISSIMO GIRASOLE CHE VIVEVA IN UN VERDE PRATO IMMENSO. 

ERA CIRCONDATO DA TANTI ALTRI FIORI COLORATI CHE GLI FACEVANO COMPAGNIA.

UN GIORNO DURANTE UNA BRUTTA TEMPESTA UNA PICCOLA COCCINELLA ANDO' A SBATTERE 

CONTRO DI LUI.

IL GIRASOLE SI ACCORSE SUBITO DELLA PICCOLA COCCINELLA E CON VOCE GENTILE GLI CHIESE "CIAO PICCOLINA COSA TI E' SUCCESSO?"....LA COCCINELLA RISPOSE "IL FORTE VENTO MI HA SBATTUTO CONTRO DI TE ED ORA NON RIESCO PIU' A VOLARE PERCHE' SENTO MALE ALLA MIA ZAMPETTA".

IL GIRASOLE DISSE ALLA COCCINELLA CHE AVREBBE PENSATO LUI A LEI E CHE POTEVA RIMANERE A RIPOSARE SOPRA DI LUI TUTTO IL TEMPO CHE VOLEVA.

PASSARONO I GIORNI E IL GIRASOLE E LA COCCINELLA DIVENTARONO GRANDI AMICI.

TUTTI I GIORNI LA COCCINELLA SI DIVERTIVA UN SACCO A GIRARE SOPRA IL GIRASOLE GUARDANDO IL SOLE CHE SPLENDEVA....IL GIRASOLE LA FACEVA RIDERE E DIVERTIRE E LEI ERA TRANQUILLA E SERENA CON LUI.

UN GIORNO PERO' LA COCCINELLA DISSE AL GIRASOLE "AMICO MIO MI MANCA IL MIO ALBERO INCANTATO DOVE HO LASCIATO LA MIA FAMIGLIA E TUTTE LE MIE AMICHE...DEVO DIRTI LA VERITA' SONO UN PO' TRISTE...." IL GIRASOLE RISPOSE "AMICA COCCINELLA TI AIUTERÒ  IO A TORNARE A CASA...DEVI SOLO ESERCITARTI A VOLARE PER VEDERE SE LA TUA ZAMPETTA E' GUARITA".

LA COCCINELLA ALLORA SI IMPEGNO' TANTISSIMO, TUTTI I GIORNI PROVAVA A VOLARE E OGNI GIORNO RIUSCIVA A VOLARE SEMPRE PIU' LONTANO FINO A QUANDO UN GIORNO SI SENTI' PRONTA PER TORNARE A CASA.

LA COCCINELLA DISSE AL SUO AMICO "CARO GIRASOLE IO TI RINGRAZIO DI TUTTO MA ORA SONO PRONTA PER TORNARE A CASA, LA MIA ZAMPETTA E' GUARITA"....IL GIRASOLE RISPOSE CHE ERA MOLTO TRISTE MA CHE ERA GIUSTO COSI'...COCCINELLA DOVEVA TORNARE A CASA.

COSI' DURANTE UNA BELLISSIMA GIORNATA DI SOLE GIRASOLE DISSE A COCCINELLA CHE ERA LA GIORNATA GIUSTA PER TORNARE A CASA.

COCCINELLA DISSE A GIRASOLE "SONO MOLTO TRISTE PERCHE' DEVO LASCIARTI"....MA GIRASOLE SPIEGO' A COCCINELLA CHE NON DOVEVA ESSERE TRISTE PERCHE' LA LORO AMICIZIA SAREBBE DURATA PER SEMPRE.

COCCINELLA ABBRACCIO FORTE FORTE GIRASOLE CON LE SUE PICCCOLE ZAMPETTE E VOLO' VIA VERSO IL SUO ALBERO INCANTATO CHE COMUNQUE SENZA SAPERLO SI TROVAVA SULLA COLLINA VICINO AL PRATO DEL SUO GRANDE AMICO GIRASOLE.

MORALE DELLA FAVOLA

L'AMICIZIA E' UN BENE PREZIOSO E PER QUESTO 

VA COLTIVATA GIORNO DOPO GIORNO.

LA STORIA DI FIOCCO DI NEVE

C'ERA UNA VOLTA UNA BIMBA DI NOME NOEMI...

NOEMI AMAVA MOLTO LA NEVE COSI' DECISE DI ANDARE INSIEME AI SUOI GENITORI E AL SUO CUGINETTO LORENZO A FARE UNA BELLA GITA SULLA NEVE.

L'ALLEGRA COMITIVA ARRIVO' IN UNA CASETTA MOLTO CARINA SITUATA SU UNA BELLA MONTAGNA RICOPERTA DA TANTISSIMA NEVE.

SUBITO LORENZO, NOEMI E BITO IL CONIGLIETTO ANDARONO FUORI A GIOCARE....SI DIVERTIRONO MOLTO GIOCARONO A FARE GLI ANGELI NELLA NEVE, FECERO UN BEL PUPAZZO...POI INIZIO' A NEVICARE E DESICESERO DI GIOCARE A CHI MANGIAVA PIU' FIOCCHI DI NEVE CON LA LINGUA, MA IMPROVVISAMENTE UN FIOCCO DI NEVE MENTRE SCENDEVA DAL CIELO E SI AVVICINAVA ALLA BOCCA DI NOEMI INIZIO' A URLARE..."NON MI MANGIARE IO SONO UN FIOCCO DI NEVE MAGICO".

NOEMI ALLORA CHIAMO' SUBITO LORENZO E GLI DISSE CHE QUELLO ERA UN FIOCCO MAGICO.

LA BIMBA LO TENEVA NELLE SUE MANI E LUI INIZIO' A RACCONTARE LA SUA STORIA.

RACCONTO' AI BAMBINI CHE LUI ERA UN FIOCCO MAGICO INFATTI POTEVA PARLARE, GIOCARE E RIDERE PROPRIO COME LORO. 

I DUE BAMBINI FURONO FELICISSIMI DI AVERE QUESTO NUOVO AMICO E INSIEME A BITO LO PORTARONO A CASA.

NOEMI MISE FIOCCO FUORI SULLA FINESTRA DELLA SUA CAMERETTA. 

FIOCCO STAVA BENE ERA FELICE E AL FRESCO COSA MOLTO IMPORTANTE PER LUI PERCHE' IL TROPPO CALORE LO AVREBBE SCIOLTO.

LA MATTINA SEGUENTE QUANDO NOEMI SI SVEGLIO' SI ACCORSE CHE FIOCCO NON STAVA BENE...INFATTI IN CIELO SPLENDEVA IL SOLE E FIOCCO SI STAVA SCIOGLIENDO.

NOEMI ALLORA CORSE A SVEGLIARE LORENZO, LA MAMMA, IL BABBO E BITO DICENDO LORO CHE FIOCCO SI STAVA SCIOLGLIENDO..." PRESTO DOBBIAMO PORTARLO AL FREDDO ALTRIMENTI MORIRA' '".

IMPROVVISAMENTE NEL CIELO SI SENTI UN RUMORE DI CAMPANELLI E UNA VOCE " OH OH OH NOEMI SONO BABBO NATALE SALITE TUTTI SULLA MIA SLITTA RAGGIUNGEREMO PIU' VELOCEMENTE LA VETTA DELLA MONTAGNA E FIOCCO SARA' AL SICURO".

QUINDI SALIRONO TUTTI SULLA SLITTA E RAGGIUNSERO LA VETTA DELLA MONTAGNA IN UN ATTIMO.

QUANDO FURUNO IN CIMA ALLA MONTAGNA SUBITO FIOCCO INIZIO' A SENTIRSI MEGLIO MA POI DISSE A NOEMI CON GLI OCCHIETTI ANCORA UN PO' CHIUSI "NOEMI STO UN PO' MEGLIO MA DOVREI ARRIVARE IN CIMA A QUELL' ALBERO PER RIUSCIRE A STARE VERAMENTE BENE E A NON SCIOGLIERMI MAI PIU'".

TUTTI GUARDARONO L'ALBERO ERA VERAMENTE VERAMENTE MOLTO ALTO E NESSUNO DEI PRESENTI ERA IN GRADO DI SALIRE FINO IN CIMA.

NOEMI ALLORA  DICE "HO UN IDEA CHIAMO SUBITO IL MIO AMICO UOMO RAGNO LUI DA QUI POTRA' LANCIARLO FINO IN CIMA CON UNA SUA RAGNATELA".

"BUONA IDEA" RISPOSE BABBO NATALE.

NOEMI ALLORA CHIESE IL CELLULARE ALLA MAMMA  E TELEFONO' ALL' UOMO RAGNO...."UOMO RAGNO ABBIAMO SUBITO DEL TUO AIUTO IL NOSTRO AMICHETTO FIOCCO DI NEVE SI STA SCIOGLIENDO".
L'UOMO RAGNO ARRIVO' SUBITO PER AIUTARE I SUOI AMICI.

ARRIVATO SULLA MONTAGNA PRESE FIOCCO NELLE SUE MANI LO FECE SALUTARE DA TUTTI...SOPRATTUTTO DA NOEMI.

POI CON UNA SUPER RAGNATELA LO LANCIO' IN CIMA ALL'ALBERO DOVE POTEVA STARE TRANQUILLO E SERENO SENZA PAURA DI SCIOGLIERSI.

L'UOMO RAGNO TUTTO INFREDDOLITO DISSE "BABBO NATALE ANDIAMO HO UN FREDDO BECCO"..."VEDRAI SEI VESTITO SOLO CON LA TUTINA...DOVRESTI INDOSSARE UN BEL CAPPOTTO ROSSO COME IL MIO"...GLI RISPOSE BABBO NATALE.

MA L' UOMO RAGNO GLI RISPOSE "IO SONO UN SUPER EROE...NON POSSO INDOSSARE UN CAPPOTTO COME IL TUO PERCHE' DEVO INDOSSARE IL MIO COSTUME DA SUPER EROE E BASTA...CARO BABBO NATALE".

BABBO NATALE E L' UOMO RAGNO SALUTARONO TUTTI E VOLARONO VIA CON LA SLITTA.

NOEMI E LORENZO ERANO FELICI DI AVER TROVATO FIOCCO UN NUOVO AMICO, DI AVER VISTO BABBO NATALE E DI AVER VISTO ANCHE IL LORO SUPER EROE UOMO RAGNO....E FIOCCO???? 
FIOCCO DI NEVE ERA FELICE DI STARE AL FRESCO IN CIMA AL SUO ALBERO MAESTOSO PERCHE' LI' NON RISCHIAVA DI SCIOGLIERSI E AVREBBE POTUTO RIVEDERE SEMPRE I SUOI AMICI..NOEMI, LORENZO E BITO IL PICCOLO CONIGLIETTO.

MORALE DELLA FAVOLA "L'UNIONE FA LA FORZA"

L' ALBERO DEI MIEI SOGNI...

C' ERA UNA VOLTA UNA BIMBA DI NOME NOEMI CHE PASSEGGIAVA SU UNA GRANDE COLLINA CON LA SUA MAMMA.
AD UN CERTO PUNTO LA MAMMA VEDE UNO STRANO ALBERO IN CIMA ALLA COLLINA...TUTTO SENZA FOGLIE MA LA COSA VERAMENTE STRANA ERA CHE AL POSTO DELLE FOGLIE AVEVA DELLE SFERE COLORATE.

LA MAMMA DISSE A NOEMI "GUARDA NOEMI CHE ALBERO BUFFO...E' SENZA FOGLIE E AL LORO POSTO CI SONO DELLE SFERE COLORATE.." LA BIMBA CHIESE ALLORA ALLA MAMMA A COSA SERVIVANO QUELLE SFERE E LA MAMMA RISPOSE CHE NON LO SAPEVA E CHE FORSE PER SCOPRIRLO NOEMI DOVEVA SALIRE SULL'ALBERO.
NOEMI ALLORA DECISE DI SALIRE SULL' ALBERO E SI AVVICINO' ALLE SFERE DICENDO "GUARDA MAMMA SONO COLORATE...UNA E' AZZURRA, UNA ROSSA, UNA VERDE E UNA ROSSA/BLU CON QUALCHE MACCHIA NERA...".
LA MAMMA DISSE A NOEMI DI ENTRARE DENTRO ALLE SFERE PER VEDERE COSA CI FOSSE.
NOEMI ENTRO' NELLA SFERA AZZURRA E SUBITO FU CATAPULTATA IN UN CIELO IMMENSO TUTTO AZZURRO...CON UN SACCO DI NUVOLE BIANCHE COME LA NEVE SULLE QUALI NOEMI SALTO' E CHE POI ASSAGGIO' E INDOVINATE UN PO' ?!?...SAPEVANO DI MIELE.
USCITA DALLA SFERA RACCONTO' TUTTO ALLA MAMMA CHE RIUSCI' COSI' A CAPIRE CHE DENTRO LE SFERE SI TROVAVANO I SOGNI DI NOEMI.
QUINDI DISSE A NOEMI CHE DENTRO LE SFERE SI TROVAVANO I SUOI SOGNI E CHE POTEVA ENTRARE DENTRO A TUTTE.
ALLA BIMBA NON SEMBRAVA VERO E COSI' FELICE DI ENTRARE NEI SUOI SOGNI ENTRO' ANCHE NELLA SFERA ROSSA. QUI SI TROVO' SU UN TAPPETO DI FRAGOLE ROSSE ROSSE E SI DIVERTI' A MANGIARLE TUTTE USCENDO COSI' DALLA SFERA CON TUTTA LA BOCCA SPORCA DI ROSSO...ENTRO' IN QUELLA VERDE E SI TROVO' IN UN PRATO VERDE CHE GLI FACEVA IL SOLLETICO AI PIEDINI...TUTTO PIENO DI GIRASOLI MA LA COSA PIU' BELLA FURONO LE TANTE COCCINELLE CHE GLI ANDARONO IN CONTRO PER AIUTARLA A VOLARE SOPRA OGNI GIRASOLE...INFINE ENTRO' NELLA SFERA ROSSA/BLU MACCHIATA UN PO' DI NERO E SORPRESA SORPRESA SI TROVO' IN BRACCIO AL SUO SUPER EROE PREFERITO L' UOMO RAGNO CHE LA SALUTO' E LA PORTO' CON SE A FARE UN GIRO TRA TUTTI I PALAZZI DELLA CITTA' RIMANENDO SEMPRE APPESI ALLE SUE RAGNATELE....
QUANDO NOEMI USCI' DA QUESTA ULTIMA SFERA ERA SUPER FELICE...RACCONTO' TUTTO ALLA MAMMA E LA MAMMA GLI DISSE " NOEMI QUESTO E' L' ALBERO DEI TUOI SOGNI...RICORDA CHE I SOGNI SONO IMPORTANTI PERCHE' ALIMENTANO LA TUA FANTASIA...".
LA BIMBA ABBRACCIO LA MAMMA E INSIEME TORNARONO A CASA. 

MORALE DELLA FAVOLA

"CREDERE NEI SOGNI E REALIZZARLI  

CON LA FANTASIA SARA'

SEMPRE POSSIBILE"

BRILLO LA LUCCIOLA

                                                        

C' ERA UNA VOLTA UNA BIMBA DI NOME NOEMI.

NOEMI ABITAVA IN UNA PICCOLA CASETTA E NON AVENDO TANTO SPAZIO PER GIOCARE...AMAVA MOLTO ANDARE A CORRERE NEI PRATI VICINO A CASA.

UNA SERA LA BIMBA CHIESE ALLA MAMMA SE POTEVA ANDARE A FARE UNA BELLA PASSEGGIATA NEL GRANDE PRATO.

LA MAMMA DISSE ALLA BIMBA CHE POTEVA ANDARE MA DI STARE MOLTO ATTENTA.

NOEMI ALLORA PRESE BITO IL SUO AMICO CONIGLIETTO ED USCI' DI CASA.

RAGGIUSE IL GRANDE PRATO E SI FERMO' A GIOCARE CON TUTTI GLI ANIMALETTI CHE INCONTRAVA...LE COCCINELLE, LE FARFALLE, GLI UCCELLINI.... POI SI ACCORSE CHE COMCIAVA A FARE BUIO MA IL GRANDE PRATO ERA ANCORA PIU' BELLO ILLUMINATO DALLA LUNA E DALLE STELLE.....

IMPROVVISAMENTE VIDE UNA PICCOLA LUCINA AVVICINARSI E PIU' SI AVVICINAVA E PIU' BRILLAVA...PIU' BRILLAVA E PIU' SI AVVINAVA....FINO A QUANDO LA PICCOLA LUCE SI POSO' SULLA SUA SPALLA..."CIAO IO SONO BRILLO LA LUCCIOLA...TI VA SE STO UN PO' INSIEME A TE???".

LA BIMBA NON CREDEVA HAI SUOI OCCHI UNA LUCCIOLA MOLTO CARINA VOLEVA RIMANERE CON LEI..."MA CERTO..." RISPOSE ENTUSIASTA NOEMI...

GLI PRESENTO' ANCHE IL SUO AMICO BITO IL GRIGIO CONIGLIETTO E INSIEME INIZIARONO A FARE UN GIRETTO.

AD UN CERTO PUNTO NOEMI CHIESE A BRILLO LA LUCCIOLA SE CONOSCEVA LA LUNA E LE STELLE E LA LUCCIOLA RISPOSE..."CERTAMENTE SONO AMICI MIEI"..."CHE BELLO VORREI TANTO CONOSCERLI PURE IO...."

BRILLO ALLORA DISSE ALLA BIMBA "TI PORTO IO DA LORO...ABBRACCIA FORTE BITO E STRINGI QUESTO FILO ROSSO". LA BIMBA ABBRACCIO FORTE BITO E STRINSE IL FILO ROSSO...BRILLO INIZIO' A VOLARE E LORO CON LUI.

NOEMI E BITO ERANO FELICI VOLAVANO NEL CIELO INSIEME A BRILLO.

BRILLO RAGGIUNSE LA LUNA E SI FERMO' SU DI ESSA..."CHE BELLA !!!...CIAO LUNA COME STAI?"ESCLAMO' NOEMI.

LA LUNA RISPOSE CHE STAVA BENE MA CHE ORA ERA MOLTO IMPEGNATA A FARE LUCE NEL CIELO E CHE QUINDI DOVEVA ANDARE.

BRILLO FECE PRENDERE ANCORA UNA VOLTA IL FILO ROSSO A NOEMI E BITO E VOLO' FINO ALLA SUA AMICA STELLA.

SI POSARONO SU DI ESSA E NOEMI ESCLAMO'...."COME SEI MORBIDA E CARINA..."..."GRAZIE"...RISPOSE LA STELLA...."ORA SCUSAMI MA DEVO ANDARE...DEVO AIUTARE LA MIA MICA LUNA AD ILLUMINARE IL CIELO".

COSI' BRILLO FECE PRENDERE ANCORA UNA VOLTA IL FILO ROSSO A NOEMI CHE STRINGEVA FORTE BITO TRA LE SUE BRACCIA E VOLARONO FINO A CASA DELLA BIMBA DOVE PER QUESTA VOLTA COSI' SPECIALE....NOEMI E BITO FURONO MESSI A NANNA DA BRILLO LA LUCCIOLA.

BRILLO PRIMA DI SALUTARE I SUOI NUOVI AMICI DISSE LORO..."RICORDATEVI DI VIVERE LA VOSTRA VITA COME UNA BELLA FAVOLA PERCHE' SONO LE FAVOLE A RENDERE PIU' BELLA LA VITA".

MORALE DELLA FAVOLA

...LE FAVOLE  DONANO SERENITA' ALLA VITA DI OGNI BAMBINO...

BERTO IL RAGNETTO

C'era una volta un ragnetto di nome Berto....
Berto, viveva su un grande cespuglio nella savana della valle incantata.
Berto non scendeva mai dal suo cespuglio, dove costruiva di continuo ragnatele....aveva paura di essere schiacciato dagli altri animali della savana.
Ma un giorno fu costretto a scendere dal cespuglio perchè, poverino, era rimasto senza acqua e aveva una gran sete...quindi, prese coraggio e scese dal suo cespuglio....
Piano piano inizio a camminare verso le limpide cascate, così avrebbe potuto prendere l'acqua e tornare tranquillo sul cespuglio....ma subito il pericolo si presentò...una grossa zampa stava per schiacciarlo...Berto allora urlò con tutta la sua voce "...fermo sono qui sotto stai per schiacciarmi....".
Subito la grossa zampa che apparteneva a un grande leone si fermò.
Il leone esclamò..."chi sei e dove sei, non ti vedo"...Berto il ragnetto rispose "sono qui vicino alla tua enorme zampa".
Il leone chinò la testa, vide il piccolo ragnetto...e disse "scusami non ti avevo visto...io mi chiamo Alex e tu???...". "Io mi chiamo Berto e sono un ragnetto...".
"Ciao Berto vuoi venire a fare un giro con me fino alle cascate? Vado a trovare la mia amica zebra".
Berto decise di seguire Alex il leone, insieme arrivarono alle limpide cascate.
Il ragnetto spiegò ad Alex che doveva prendere l'acqua perchè era rimasto senza.
Alex disse a Berto che la sua amica zebra avrebbe potuto aiutarli a prendere l'acqua....e in quel momento a tutta velocità arrivò una zebra bellissima tutta a strisce bianche e nere...si fermò davanti ad Alex e disse "ciao amico mio...come va????.... Alex rispose "bene....questo è il mio amico Berto il ragnetto...". "Ciao Berto io sono Martin la zebra...come va???".
Berto rispose che stava bene e che doveva riuscire a prendere l'acqua dalle cascate.
Martin la zebra disse "ci penso io....conosco una nuvola magica che può portarci fino in cima alle cascate". Martin indicò ai suoi amici la strada, e tutti insieme salirono su "nuvolina", la nuvola che arriva fino in cima.
Arrivati in cima alle cascate Berto tirò fuori la sua borraccia e la fece piena d'acqua.
Ora poteva tornare alla sua casa...salutò i suoi nuovi amici e si diresse al suo cespuglio...ora aveva tanta acqua fresca e limpida da bere....

Morale della favola

"dobbiamo superare le nostre paure...

e alcune volte gli amici servono anche a questo"

LA VOLPE FURBINA

C'era una volta....una volpe di nome Volpe Furbina che viveva in un bosco spettacolare.
La volpe era astuta e molto molto furba per questo si sentiva sicura di se tanto da non chiedere mai aiuto a nessuno per niente.
Un giorno però arrivò una grande nevicata che ricoprì tutto il bosco e la povera volpe non riusciva più a trovare le sue adorate bacche....per fortuna li vicino vide una casetta e si avvicinò.
Quando arrivò alla casa si affacciò alla finestra e vide una mamma e una bimba che preparavano un dolce con delle bacche che sembravano veramente squisite.
Proprio mentre la volpe guarda dalla finestra, la mamma della bimba si volta, la vede e dice alla sua bimba "Noemi guarda c'è una volpe alla finestra...poverina chissà che fame con questa neve non avrà trovato niente da mangiare...prendi le bacche apri la porta e falla entrare".
Noemi in tutta fretta e super felice scende dalla sedia va alla porta l'apre e chiama la volpe.
La volpe entra in casa ed esclama "ciao io mi chiamo Volpe Furbina"..."e io mi chiamo Noemi....ho delle bacche gustose per te tieni".
La volpe super felice mangia le bacche ma poi dice "e voi ora come fate a fare la torta senza le bacche?!?"....la mamma allora interviene dicendo "non ti preoccupare porta con te Noemi nel bosco e andate insieme a cercare tante bacche".
Noemi allora prende per mano la volpe e esce di casa. 
Arrivate nel bosco non riescono a trovare niente la neve è tanta, troppa e copre tutto il bosco....ma improvvisamente la volpe che è furbina, vede un grosso cespuglio tutto ricoperto dalla neve...lo scuote e trova un sacco di bacche...gialle, verdi, rosse.
Chiama subito Noemi e gli dice " Noemi guarda quante bacche prendi il cestino che ti ha dato la tua mamma così possiamo raccoglierle e portargliele per fare una buona torta".
Noemi corre a portare il cesto alla volpe chiedendo "...ma saranno buone???".
La volpe risponde che basterà assaggiarle per saperlo e così fanno.
Tutte e due esclamano..."mmm che buone quelle rosse sanno di fragola, quelle gialle di banana e quelle verdi di mela...".
Si sbrigano a raccoglierle e corrono a casa dalla mamma.
La mamma le vede arrivare e super felice apre la porta...hanno un cesto pieno di bacche...ora si che potranno fare la torta più buona del mondo.
Tutti insieme preparano la torta e tra risate, scherzi e abbracci se la mangiano di gusto.

Morale della favola

...anche se siamo furbi...possiamo sempre avere bisogno dell'aiuto degli altri